1.30 27/02/2007
Un mese da passare in Italia... e chi cavolo l'aveva previsto??
Per il ritorno a Valencia, salta clamorosamente il progetto autostop, che nonostante l'incredulità dei più poteva davvero prendere forma!
E non ho tempo nemmeno per la nave... mi toccherà salire su un altro maledetto aereo.
Una buona scusa per lasciarsi festeggiare.
Parlare con Alice davanti ad un bicchiere di vino come se il tempo non fosse passato.
Rivivere con più coscienza quei luoghi abitati con troppa leggerezza per mesi o anni.
Tornare e scoprire che sono davvero dei posti magnifici per vivere.
I verdi, i rossi e i gialli delle case.
La morbidezza del plaid rosa.
La luce accecante del mio terrazzo viareggino.
Carrara vista di notte dall'alto della scalinata del Baluardo, in compagnia solo dei gatti.
Ho notato che quando dormo almeno tre notti di seguito nello stesso posto dico che ci abito.
Mi sembra di non fermarmi mai.
Una strana sensazione che, invece di entrare a far parte delle mie abitudini, si acuisce sempre più.
Si amplifica.
Mi stanca.
Mi sporca.
Partire è sempre un po' morire.
Partire mille volte l'anno ti distrugge.
Spostarsi in continuazione è anche un ottimo modo per apprezzare maggiormente luoghi e persone che altrimenti diventerebbero familiari fino alla nausea.
Ti insegna a godere delle persone finchè ti è dato vederle, magari uno o due giorni l'anno.
Temi sempre che sia l'ultima volta.
Temi sempre di non lasciare abbastanza.
Il Diario Valenciano ha sempre più fan.
Ed è incredibile... tante persone mi rivedono dopo mesi e la prima cosa di cui mi parlano... è lui. Il Diario Valenciano.
Vi amo, quando fate così.
Perchè lo curo come una piantina...
per crescere bello e sano...
e farsi nutrire da tutti i colori della luce attraverso le mie foto, che semplicemente vorrei fossero...
non so...
e conoscere tutto l'amore del mondo raccontato con le mie parole di ragazzina-PeterPan che non crescerà mai, ma questo forse lo sapete già...
Davvero non so cosa vorrei fossero le mie foto...
forse ci penserò e ve lo raconterò un'altra volta.
Questo signore carrarino si è tolto il cappello per farsi fotografare insieme ai gatti.
Quando mi sono girata era sparito.
ciao Nally, sei tornata alla "tua" valencia??? credo che viaggiare sia come vivere un sacco di vite, che conoscere persone sia viaggiare anche stando fermi ....un giorno prenderò e via in giro a guardare con occhi nuovi le persone che mi circondano e gli attimi che sanno regalarmi ...un bacio Laura
ResponderEliminarnoooo... parto il 13 per vlc... visto che fino al 12 ho esami da dare a Carrara!
ResponderEliminarora sto un po' dai miei, e domani a Bologna.
un bacio anche a te...
love,
nally
Nallynaaa finalmente il mio romanzo a puntate è tornato eheh... Ti adoro... rivederti mi ha scaldato il cuore... e le tue foto... sono piccoli capolavori! SOnia
ResponderEliminarallora? cosa ti dice il cuore???
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